Di cosa si compone una seduta.

Il controllo osteopatico, la cui durata può variare dai 30 ai 75 minuti, prevede lo studio e l'esame visivo e palpatorio dell'asse longitudinale del corpo, le cui strutture cardine sono il cranio, il perno diaframmatico e il bacino. In una seduta, il paziente viene osservato nella sua interezza, nella postura, nell'equilibrio, nei punti di rigidità muscolare e di maggiore restrizione al movimento. Vengono esaminate le singole vertebre della colonna vertebrale, ed i rispettivi plessi nervosi, per valutare le ripercussioni riflesse e riferite che questi ultimi generano sia sul piano organico, che viscerale. Nella stessa indagine, vengono inclusi i fattori psico-emotivi scatenanti eventuali tensioni, in modo da accompagnare il paziente in un percorso di presa di coscienza della propria persona, e degli elementi di blocco alla piena espressione della stessa. Ogni seduta si compone di tecniche manipolative osteopatiche- valutando il piano terapeutico più adatto a ciascun soggetto, tenendo conto dell'età, dei fattori di richio, dell'ereditarietà e dello stile di vita di ciascuno- e di tecniche riflessologiche combinate. Con una prima seduta è possibile notare un sollievo da dolori quali: cervicalgia, lombalgia, periartriti scapolo-omerali, nausea, vertigini, disturbi del tratto intestinale, sindrome del colon irritabile, cistiti, pubalgie, coxalgie, dolori alle piccole articolazioni, quali polsi, mani, caviglie e piedi, neuriti interscapolari e stabilità posturale. E' possibile, inoltre, avvalersi di un'indagine di Risonanza BioQuantistica, attraverso un'avanzata metodica ingenieristica d'origine americana, non invasiva, che permette una valutazione accurata degli stressori organici molecolari. Attraverso quest'ultima indagine, è possibile valutare la condizione sistemico-organico della persona, al momento d'esecuzione della stessa, e individuarne le cause più profonde, quali: intolleranze alimentari, disordini vitaminici, idratazione complessiva, massa muscolare, valutazione baro-podometrica, valori complessivi di ossigeno cellulare e disturbi neurovegetativi.

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